Insvla Monica di Sardegna DOC 2021Sardus Pater
8,30€Prezzo web
Caratteristiche
Nome completo
Insvla Monica di Sardegna DOC 2021 - Sardus Pater
Uvaggio
Monica
Gradazione
14%
Temperatura di servizio
14-16 °C
Descrizione e abbinamenti
Insvla è il Monica di Sardegna DOC della cantina Sardus Pater: un rosso ottenuto esclusivamente da uve monica da vigneti a piede franco dell’isola di Sant’Antioco. La cultivar monica con la sua delicatezza, freschezza e femminilità ben si presta alla produzione di vini freschi e fruttati, da consumarsi giovani: in questo, Insvla si dimostra ancor più un vino di pronta beva rispetto all’altra etichetta della cantina, il Nur.
Insvla nasce da viti a spalliera allevate a piede franco sui terreni sabbiosi dell’Isola di Sant’Antioco, praticamente sul livello del mare, a poca distanza dalle coste: piante giovani, aventi in media quindici anni di età con una densità di quattromila ceppi per ettaro e una resa massima di 35 quintali per ettaro. La vendemmia viene attuata nella quarta settimana di Settembre, a perfetta maturazione delle uve; queste, raccolte manualmente, vengono immediatamente trasportate in cantina e qui sottoposte a diraspapigiatura per la vinificazione in rosso. La fermentazione alcolica si svolge in contenitori di acciaio inox, e dura dieci giorni; conclusa questa fase, Insvla prosegue la sua maturazione in acciaio, dove svolge la fermentazione malolattica, per qualche mese, prima dell’affinamento finale in bottiglia.
Insvla rifulge nel calice rosso rubino traslucido, con riflessi purpurei.
Al naso regala sensazioni fresche di frutta rossa, come ribes, fragole e ciliegie, ricordi di maggiorana, e fiori rossi.
In bocca Insvla è un vino dalla beva scorrevole, fresco e sapido, dal tannino delicato e la persistenza non troppo lunga.
Insvula si presta ad accompagnare taglieri di salumi tagliati di fresco – come finocchiona e coppa – e formaggi di breve stagionatura come Asiago DOP e Fresa di Macomer. A tavola si sposa bene con piatti a base di legumi in umido come le lenticchie, con primi della tradizione contadina come il risotto ai fagioli borlotti, con secondi del quinto quarto come animelle di vitello all’agro e spinacini.