Karmis Cuvée IGT Isola dei Nuraghi Bianco 2022Contini

9,50Prezzo web

  • Tipologia

    Vino Bianco

  • Origine

    Cabras (OR)

  • Formato

    750 ml

  • Abbinamenti

    Antipasti di Mare, Aperitivo, Crostacei, Formaggi Freschi, Funghi, Molluschi, Pesce, Pizze e Calzoni, Primi Piatti con Verdure, Primi Piatti di Mare, Verdure e Insalate

Caratteristiche

  • Nome completo

    Karmis Cuvée IGT Isola dei Nuraghi Bianco 2022 - Contini

  • Uvaggio

    Uve autoctone a bacca bianca, Vernaccia

  • Gradazione

    14%

  • Temperatura di servizio

    10-12 °C

Descrizione e abbinamenti

Karmis Cuvée è un vino IGT Isola dei Nuraghi Bianco dell’Azienda Vitivinicola Attilio Contini, ed è la moderna reinterpretazione di un antico vitigno, il vernaccia di Oristano – da non confondere con l’omonimo vitigno di San Gimignano e quello di Serrapetrona, quest’ultimo a bacca rossa – vinificato senza l’intervento dei tradizionali lieviti Flor, in maniera da ottenere un bianco giovane, fresco e piacevole, della cui qualità rimangono gli innumerevoli premi ricevuti negli ultimi anni, su tutti la Medaglia d’Oro per la sua categoria al 43° Vinitaly nel 2009. Un vino associabile, dunque, al Terresinis della Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano e al Tzinnigas della Famiglia Orro, o al più recente Sulle Bucce, dell’azienda vitivinicola Quartomoro, il cui proprietario, Piero Cella, è enologo della cantina Contini e, potremmo aggiungere, il vero papà del Karmis.

Karmis nasce da un sapiente blend, quello delle uve vernaccia con un 20% della più tipica tra le cultivar a bacca bianca sarde: le vigne delle prime si trovano nel Sinis, alberelli giovani e tal volta vecchi, su terreni sabbiosi ricchi d’argilla frutto delle piene del Tirso succedutesi nei secoli, mentre le altre uve provengono dai vigneti a spalliera alle pendici del Monte Arci, terre di origine vulcanica, ricche di ossidiana – il tipico vetro nero frutto delle esplosioni vulcaniche più violente – e quindi molto minerali. In entrambi i casi le rese non superano gli ottanta quintali per ettaro. Queste uve sono vendemmiate un po’ precocemente, per avere una maggiore ricchezza in acidi: una volta portate in cantina, vengono pressate sofficemente per avere un mosto fiore e questo avviato a fermentazione in contenitori di acciaio inox e a basse temperature mediante l’inoculo di lieviti selezionati, capaci di esaltare gli aromi dei vitigni. Una volta conclusa la fermentazione, Karmis sosta in contenitori di cemento vetrificato con le scorze dei propri lieviti, con frequenti delestage, per incrementare la profondità degli aromi e la struttura.

La veste del Karmis è un bel giallo paglierino con riflessi ancora verdolini, tipici dei vitigni e frutto di una raccolta un po’ precoce.

Al naso Karmis regala dei profumi freschi di fiori bianchi come la lantania e il caprifoglio, scorze d’agrumi e frutta tropicale come la banana e l’ananas, venati di sfumature salmastre, tipiche del territorio in cui nasce, e riscontrabili infatti anche nei vini Vernaccia di Oristano DOC.

In bocca Karmis si dimostra un vino sapido e morbido, equilibrato e di corpo gradevole, dall’aroma fine e persistente, capace di conquistare anche i palati più difficili!

Karmis, oltre ad essere un perfetto vino da aperitivo, predilige la cucina marinara: da provare ad esempio con le sarde in saor, piatto tipico della tradizione veneziana, dal gusto antico e l’influenza orientale, con un piatto invitante di ravioli di stracchino, rucola e mandorle o con i culurgiones ogliastrini con zeste d’arancio, mandorle e guanciale, rivisitazione del tipico raviolo di patate menta e aglio del Ristorante Il Rifugio di Nuoro.

Contini

Contini è la storica azienda vitivinicola di Cabras, una delle più importanti e più antiche dell’intero territorio arborense: fu infatti fondata da Salvatore Contini nel lontano 1898! Proprietaria è ancora la famiglia, rappresentata soprattutto da Paoletto Contini e dai suoi nipoti Alessandro e Mauro, che grazie alla sapiente consulenza dell’enologo Piero Cella continuano a tenere alto il nome dei vini dell’oristanese. L’azienda insiste soprattutto sui due vitigni autoctoni tipici della bassa valle del Tirso, il Vernaccia, a bacca bianca – da non confondersi con gli omonimi vitigni di San Gimignano e di Serrapetrona! – e il Nieddera, a bacca rossa.

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