Terresinis IGT Valle del Tirso Bianco 2022Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano
8,70€Prezzo web
Caratteristiche
Nome completo
Terresinis IGT Valle del Tirso Bianco 2022 - Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano
Uvaggio
Uve autoctone a bacca bianca
Gradazione
14%
Temperatura di servizio
10-12 °C
Descrizione e abbinamenti
Terresinis è un IGT Valle del Tirso Bianco, forse il vino più rappresentativo della Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano, in quanto prodotto capace di offrire le caratteristiche più tipiche del vitigno vernaccia senza le alterazioni apportate dal lievito flor, con la sua freschezza, la sua sapidità e i suoi tipici sentori floreali, e allo stesso tempo accostarsi, a differenza del tradizionale Vernaccia di Oristano DOC, a piatti delicati e non troppo strutturati. Una reinterpretazione, dunque, del grande vitigno dell’Alto Campidano, esattamente come accade con il Karmis, con I Giganti Bianco e con Tzinnigas.
Frutto di un sapiente blend di uve vernaccia – 85% – e altre cultivar a bacca bianca, Terresinis nasce da vigneti allevati a controspalliera e a guyot dei soci conferitori nella bassa valle del Sinis, nei terreni di Oristano e dei comuni limitrofi – Cabras, Nurachi, Zeddiani, etc. Otto ettari di vigne, insistenti su suoli sciolti ricchi di sabbia e di argilla – dono delle piene del Tirso, il più importante corso d’acqua sardo che va a gettarsi proprio nel Golfo di Oristano – interessati da un clima caldo e siccitoso d’estate e assai temperato l’inverno, senza grandi escursioni termiche, ma irrorato dal potente vento di maestrale e dalle brezze spiranti dal mare. Le uve per il Terresinis vengono vendemmiate precocemente rispetto a quelle destinate alle tradizionali Vernaccia di Oristano DOC, per privilegiare la dotazione in acidi e i sentori più freschi e floreali sulla potenza alcolica e la struttura. Trasportate in cantina, i grappoli sono avviati a pressatura soffice ed il mosto fiore fatto fermentare per trenta giorni con inoculo di lieviti selezionati per il 70% in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata e per il restante 30% in barrique di rovere; terminata la fermentazione, le masse sono riunite e Terresinis matura in acciaio ed in cemento per qualche mese, con frequenti batonnage, prima dell’affinamento finale in bottiglia.
Già nel bicchiere Terresinis si presenta di un bel giallo paglierino animato da riflessi dorati, differentemente da quanto accade con la Vernaccia di Oristano DOC, che tende sui toni ambrati in maniera più o meno intensa a seconda dell’invecchiamento.
Al naso regala sensazioni floreali e di delicati frutti a polpa bianca, molto discrete, che potrebbero ricordare il gelsomino e la ginestra, e la pesca bianca e la susina, arricchiti da sfumature verdi di erbe aromatiche e speziate di pepe bianco e sensazioni più sottili di mare.
In bocca Terresinis è un bianco di struttura sottile, che non spicca tanto per freschezza quanto per la sapidità, tipica dei vini di questo territorio, conferita sia dalla particolare natura del suolo sia dalla vicinanza del mare e dall’azione vivificatrice delle brezze marine. Un bianco contraddistinto invece da una certa morbidezza, complice il patrimonio alcolico e un piccolissimo residuo zuccherino che contribuisce a renderlo piacevole, e ad incrementarne la lunghezza del finale.
Terresinis è un perfetto bianco da aperitivo, da bere fresco da solo o accompagnato da piccoli fingerfood di mare, come le cozze gratinate o magari con crostini con ricotta e bottarga al profumo di agrumi. Oppure, da provare con le pennette con cavolfiore e acciughe.
Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano
Nata nel 1953, la Cantina Sociale della Vernaccia di Oristano è la principale cooperativa dell’oristanese, che riunisce la gran parte dei produttori arborensi. Il territorio in cui si operano i conferitori è quello del Sinis e della bassa valle del Tirso: i vigneti si estendono dunque dai terreni sabbiosi ricchi di sali più vicini alle coste del Sinis, rinfrescati dallebrezze cariche di aromi marini che spirano dal Golfo di Oristano, a quelli più interni fertili per gli straripamenti del Tirso ripetutisi sino a pochi decenni fa, caratterizzati da limi e argille miste a frazioni sabbiose. Protagonisti di questa zona sono due vitigni autoctoni, il Vernaccia e il Nieddera.
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