Cantina Sociale di Santadi
Con i suoi ventimila metri quadri di area edificata e un diametro produttivo di 30 km, la Cantina Sociale di Santadi è una delle più grandi cooperative sarde, al punto tale da poter essere considerata quasi un enopolio. Una produzione rilevante non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche da quello qualitativo: basti pensare che proprio qui, nel lontano 1984, Giacomo Tachis, padre del Sassicaia, del Solaia e del Tignanello, concepì il primo vino sardo di grande struttura maturato in pregiate barrique in perfetto stile bordolese, il Terre Brune, affermatosi negli anni come uno dei capolavori enologici dell’isola.
Nata nel 1960, inizialmente la vocazione della Cantina Sociale di Santadi fu la produzione di rosso sfuso; a metà degli anni Settanta, con il nuovo consiglio di amministrazione guidato dall’attuale presidente, Antonello Pilloni, si iniziò a puntare sul vino a denominazione ed imbottigliato, e alla ricerca di qualità. Al giorno d’oggi la cantina è una struttura moderna dotata di un elegantissima barricaia, impianti di produzione innovativi, strutture ricettive e quindi atta al moderno turismo enologico. Non sbagliamo certamente ad affermare che si tratta del fiore all’occhiello del mondo imprenditoriale sulcitano: sviluppatasi in un piccolo centro agropastorale, i suoi vini arrivano ogni giorno nei migliori ristoranti di tutto il mondo, recando con sé l’anima più autentica della Sardegna.
La produzione della cantina, come è ovvio, ruota intorno al vitigno carignano, re incontrastato di questa parte dell’isola, vitigno che si trova anche in parti del Mediterraneo – in Francia, ad esempio, nella Valle del Rodano ed in Provenza, dove però è quasi sempre vinificato in uvaggio con le altre varietà locali, tra le quali mourvedre e grenache, cultivar molto simili al bovale ed al cannonau – ma che nel Sulcis viene elaborato in purezza o in quantità superiori all’85%, come da disciplinare. La Cantina Sociale di Santadi vinifica il carignano in diverse versioni rosse, in rosato e in uvaggio in altro prodotti. Ma anche i bianchi hanno un ruolo importante nell’offerta aziendale: dai Vermentino di Sardegna DOC al Nuragus di Cagliari DOC, arrivando sino al Villa di Chiesa, uno dei primi esempi di bianco barricato dell’isola, prodotto con l’aggiunta di uve chardonnay alle varietà locali.