Cantine di Orgosolo
Cantine di Orgosolo nasce dall’intrapredenza di diciannove piccoli viticoltori di Orgosolo, che nel 2006 decidono di unire i propri sforzi per produrre rossi da uve cannonau – il vitigno più caratteristico di questa parte dell’isola – di grande struttura e alcolicità, ma soprattutto legati ai tradizionali metodi di vinificazione: vini dal sapore austero, quanto di più distante dalla leziosità dei vini in stile francese, senza però rinunciare ad un estrema correttezza e all’eleganza. Vini che rispecchiano l’anima sobria e fiera degli uomini e delle donne di questa parte dell’isola.
Orgosolo è un piccolo paese della Barbagia di Ollollai, posto a sud di Nuoro, sulla strada che dal capoluogo prosegue verso Mamoiada e Fonni, il più alto paese della Sardegna. Centro di antica cultura agropastorale, passeggiando per i suoi viottoli non si può non rimanere rapiti dalla bellezza e dalla profondità di significato civile dei murales che, a partire dagli anni Sessanta, abbelliscono le pareti delle case tradizionali, dalle quali talvolta si scorgono affacciarsi le donne, indossanti il costume tradizionale contraddistinto da un tipico copricapo di gusto quasi orientale, su lionzu, preparato con la seta prodotta localmente.
Qui, nel 2006, diciannove piccoli proprietari terrieri hanno deciso di unire i propri sforzi per creare le Cantine di Orgosolo, una realtà che in dieci anni di vita ha fatto parlare molto di sé, per la qualità dei suoi prodotti.
Sedici ettari totali di vigneto; la media di meno di un ettaro di vigneto a viticoltore, distribuiti sui terreni collinari circondanti il paese, dalla valle di Locoe, che da Orgosolo si spinge verso Oliena – prende il nome dall’antico borgo medioevale dalla cui disgregazione si formò Orgosolo – ai pendii più alti, posti al confine con Mamoiada, in località Sorasi. Terreni spesso impervi, al punto tale da richiedere l’uso del giogo di buoi per la lavorazione con l’aratro: poco male per una realtà che si è quasi totalmente convertita al biologico e al biodinamico. Terreni di natura granitica, con viti spesso ad alberello basso, a piede franco nei vigneti più alti, lavorati in maniera da garantire rese bassissime, al massimo di cinquanta quintali per ettaro, tutto a beneficio della qualità del prodotto.
I vini prodotti dalle Cantine di Orgosolo sono tutti rossi, ottenuti per lo più da cannonau, l’uva più diffusa in questa parte di Sardegna. Il cannonau vanta una grandissima dotazione zuccherina, ma pecca nel colore e quasi sempre necessità del contributo di una piccola percentuale di un’uva che possa garantire antociani di qualità, freschezza e tannini: il muristellu (bovale sardo), ad esempio, quasi sempre presente nei vigneti tradizionali. Accanto questo, il carignano e il pascale sono le altre due uve adottate dall’azienda. Recupero degli antichi vigneti e dei vitigni tradizionali, dunque, lo scopo delle Cantine di Orgosolo: ma anche recupero della tradizionale tecnica produttiva, con lunghe macerazioni e fermentazioni, uso dei lieviti autoctoni e bassissime quantità di solfiti aggiunti, maturazione in botti grandi di rovere e, dove possibile, di castagno, per la produzione di vini rossi di una certa struttura, come l’Urulu e il Soroi.