Tondini
L’Azienda Agricola Orlando Tondini è una delle più giovani realtà vitivinicole galluresi: nata all’inizio del millennio, si è imposta all’attenzione della critica enologia sarda e nazionale sin dal 2004, grazie a bianchi freschi e profumati, come il Karagnanj, il suo cavallo di battaglia, che sin dal nome vuole essere un omaggio al territorio sul quale opera, quello di Calangianus e della Vena di San Leonardo, nelle colline dell’Alta Gallura. Un territorio che interpreta alla perfezione sia attraverso i suoi bianchi, Vermentino di Gallura DOCG minerali ed eleganti, sia ai rossi da blend di vitigni, sia ai passiti caldi, morbidi e dagli aromi suadenti. Un’azienda fedele alla tradizione ma con un occhio rivolto al futuro ed alla innovazione: prova ne è la recente sperimentazione nel campo della spumantizzazione metodo classico.
L’Azienda Agricola Orlando Tondini è una delle più giovani realtà galluresi, affacciatasi sul mercato solo all’inizio del Duemila. Situata a Calangianus, piccolo centro dell’Alta Gallura di poco più di quattromila anime circondato dai vigneti e dalle sugherete, in pochi anni è stata capace di imporsi sul mercato vitivinicolo sardo ed alla critica enologica grazie a vini che raccontavano il territorio, esaltandone i profumi e gli aromi, la sapidità e la levità.
La produzione della cantina Tondini inizia nel 2004, quando si ha la prima annata del suo vino di punta, il Karagnanj. L’ambizione sin da subito è quella di produrre uve e vini di alta qualità: obbiettivo che viene rapidamente raggiunto, grazie ai presupposti produttivi. Ciò è reso possibile in buona misura dall’habitat nel quale è sorta l’azienda, le campagne di Calangianus, in alta collina. Queste insistono, infatti, sulla fertilissima Vena di San Leonardo, una vallata che, tagliando l’Alta Gallura, si affaccia sul bacino artificiale di Liscia, un terroir particolarmente vocato per la vitivinicoltura grazie alla natura del suolo, un sabbione di origine granitica capace di conferire mineralità e freschezza, finezza e longevità ai vini, ed alla natura del clima, temperato dalla preziosa presenza del bacino e baciato dalle ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte, che possono giungere, in periodo di maturazione delle uve, a venticinque gradi di differenza. In questo contesto la cantina Tondini possiede un vigneto da venti ettari, dove a farla da padrone, con ben tredici ettari, è il vermentino, che in Gallura è capace di regalare bianchi tra i migliori dell’isola – eguagliati solo da poche altre zone di natura fortemente calcarea, come il Coros e Sibiola – seguito dal moscato (tre ettari), il nebbiolo – che all’ombra del Limbara ha trovato un terroir congegnale ad una sua buona espressione – ed altre tipologie a bacca rossa – sangiovese, caricaggiola, cannonau, dolcetto. L’impianto scelto è perloppiù quello a controspalliera, con potatura a guyot, densità di circa 4000 piante per ettaro e produzioni comprese tra i quaranta ed i sessanta quintali per ettaro. Si tratta di ceppi relativamente giovani, vent’anni di età, allocati tra i trecento ed i quattrocento metri sul livello del mare.
Un grande vino nasce da grandi uve: consapevole di questa regola enologica, la cantina Tondini cura in maniera particolarmente maniacale la gestione del vigneto, affidata alle amorevoli mani di Luigi Tondini, al fine di avere frutti eccezionali che possano garantire mosti eccellenti. I locali produttivi sono dotati delle moderne strumentazioni per la conservazione del freddo, come tini in acciaio termocondizionati: ciò al fine di preservare al massimo la freschezza aromatica. Inoltre, è dotata di una bottaia, per l’evoluzione dei rossi, quale il Siddaju, e del passito prodotto dall’azienda, il Lajcheddu. Di recente, la cantina Tondini ha iniziato la sperimentazione della spumantizzazione metodo classico.